Autore: Sport

Basket Serie A, campionato al rush finale


La stagione regolare del campionato di pallacanestro di Serie A si avvia alla conclusione con le ultime partite del calendario che decideranno quali saranno le otto squadre che prenderanno parte alla fase dei playoff. A trainare il gruppo delle battistrada sono tre formazioni – nell’ordine Virtus Bologna, Olimpia Milano e Pallacanestro Brescia – ovvero le prime tre della classe, ormai certe del pass per la post season. Dietro, in teoria fino al Basket Napoli che è terzultima (e a -2 punti dalla Vuelle Pesaro che è ottava a quota 22 punti), ci sono undici squadre in lotta per gli ultimi cinque posti utili al passaggio al tabellone dei playoff, compresa la New Basket Brindisi di Francesco Vitucci (a quota 22 punti). Tra queste, la Reyer Venezia e la sorprendente Derthona Basket di Marco Ramondino (finalista dell’ultima edizione delle Final Eight di Coppa Italia) sembrerebbero avere un passo più veloce ma soltanto le ultime sfide ci diranno di più sui reali equilibri in campo.

Intanto, i campioni d’Italia in carica della Virtus con l’arrivo dell’esperto play azzurro Daniel Hackett, uno degli giocatori più noti a livello internazionale e non solo per la sua eccentrica capigliatura, se possibile si sono ulteriormente rinforzati e prova ne è stata l’ultima sfida contro Milano, letteralmente fatta a pezzi dalle V Nere. Gli uomini di Sergio Scariolo, almeno in Italia, sembrerebbero non avere più rivali e, qualora l’Olimpia non dovesse riuscire a recuperare tutti i suoi lungodegenti, la formazione di Bologna potrebbe puntare davvero a centrare un successo back-to-back in campionato che riporterebbe la mente dei tifosi e degli appassionati di pallacanestro a venti anni fa, quando la Virtus del Grande Slam (Scudetto ed Eurolega) dominava in lungo e in largo per tutto il vecchio continente.

Come si ricorderà su quella panchina c’era proprio Ettore Messina, oggi capo allenatore a Milano (dopo una pluripremiata carriera in giro per il mondo, NBA compresa), sodalizio che è riuscito a riportare alle Final Four di Eurolega dopo quasi trent’anni ma con il quale non ha ancora vinto lo Scudetto. Virtus e Olimpia oggi rappresentano il meglio del basket tricolore e la ciliegina sulla torta di un movimento che sogna di tornare grande a livello internazionale. Molti dei migliori giocatori al mondo negli ultimi anni hanno scelto proprio il massimo campionato italiano per ripartire (in alcuni casi) e per rilanciarsi al grande basket.

È il caso degli italiani d’America, Marco Belinelli, Nico Mannion e Nicolò Melli, tornati a giocare sui parquet del Bel Paese dopo le rispettive esperienze in NBA. In particolare per quanto riguarda Mannion, il figlio d’arte (il padre, Pace, è stato uno dei più grandi giocatori della storia della Pallacanestro Cantù), pur avendo davanti a sé ottime prospettive di crescita con i Golden State Warriors negli Stati Uniti (dopo un’ottima carriera universitaria con gli Arizona Wildcats), alla fine ha deciso di interrompere la sua avventura in NBA per sposare la causa della Virtus Bologna. Così è stato anche per Melli e per tante altre star internazionali che negli ultimi due anni hanno accettato in maniera convinta la corte delle società del massimo campionato di basket italiano.

Ma è tempo di concentrarsi sui playoff e sulle ultime gare di Brindisi in questa stagione regolare. Complice una serie di infortuni e un programma che ha visti i pugliesi impegnati in tante trasferte lontano dal PalaPentassuglia, gli uomini di Vitucci non stanno attraversando un buon periodo di forma e i risultati, soprattutto gli ultimi, stanno cominciando a delineare scenari e tinte fosche per la squadra del patron Fernando Marino. Anche se matematicamente in corsa per l’ottavo posto, la concorrenza più che agguerrita e le prossime sfide previste nel calendario rappresentano un ostacolo assai duro da superare per la Stella del Sud che potrebbe, così, finire fuori dalla griglia playoff, obiettivo sempre raggiunto nelle ultime tre stagioni (compresa la semifinale Scudetto dell’anno scorso). Vitucci ne è consapevole e da vecchia volpe del basket italiano proverà a fare di tutto per gettare il cuore oltre l’ostacolo.

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