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«Brindisi vista da Roma»: il nuovo anno tra idee e opportunità

I giorni a cavallo tra dicembre e gennaio rappresentano, da sempre, un momento di bilanci e progetti, quella fase dell’anno in cui si tirano le somme su quanto realizzato e si inizia a pensare alle sfide dei prossimi mesi.
Il 2022 si è aperto con una notizia triste per la comunità brindisina, con la scomparsa di Marcello Rollo, per tanti anni rappresentante della politica locale e regionale e appassionato protagonista della vita cittadina.Con i primi giorni dell’anno, poi, è arrivato il via libera da parte della Giunta comunale per l’intitolazione della palestra dell’Istituto «Morvillo Falcone» a Melissa Bassi. Un luogo dedicato alla memoria della studentessa mesagnese, per testimoniare a tutte le generazioni che vi passeranno il valore immenso della vita.
Il 2022, poi, consegna alla città una inaspettata vetrina internazionale, con il quotidiano inglese The Guardian che la inserisce tra le ventuno mete più insolite da visitare in Europa. Una straordinaria copertina che permette al nostro capoluogo, unica località italiana in classifica insieme a Cefalù, di conquistare non solo le pagine del giornale britannico ma anche numerosi siti di settore e perfino Repubblica.it.
Intanto, l’anno nuovo porta anche a Brindisi i tanto discussi monopattini: per molti una risposta sana e virtuosa all’inquinamento e al traffico urbano, per altri un ulteriore elemento di degrado e di pericolo. Come sempre la verità rischia di essere nel mezzo. Brindisi arriva a questo traguardo con ritardo rispetto ad altre realtà. Eppure questo potrebbe rappresentare un vantaggio per cogliere da subito le criticità di questi mezzi e porre soluzioni più rapide. Un esempio è quello degli stalli: a Roma solo in questi giorni la commissione urbanistica capitolina sta iniziando a lavorare a un regolamento per i monopattini, che ad oggi, nella Capitale, vengono abbandonati e recuperati praticamente ovunque, perfino nel Tevere. A Brindisi si è intervenuti subito con la localizzazione degli stalli, ma si può e si deve fare di più: individuandone ulteriori e distribuendoli equamente nei quartieri cittadini. Detto questo, la nostra è senza dubbio una città dal clima e dalle dimensioni ideali per l’uso di monopattini e biciclette, ed è al massimo su quest’ultimo aspetto che si potrebbe ragionare ulteriormente. Che fine ha fatto il progetto del bike-sharing? L’Amministrazione pensa a un nuovo accordo con qualche società del settore? Potrebbe essere proprio questo un regalo per l’anno nuovo: incentivare concretamente l’uso delle bici in città.
Parlando di mobilità, poi, con il nuovo anno è arrivato il finanziamento per il parcheggio che prenderà vita in Via Tor Pisana: un’opera strategica che – questa è la vera speranza – oltre a decongestionare i quartieri limitrofi dal traffico e dal problema parcheggi potrà riportare finalmente consumatori e visitatori in centro. Ma la nostra è soprattutto una città di mare, ed è proprio da qui che dovranno arrivare importanti novità. Tante riguardano temi cruciali, a cominciare dalla ZES e da una vera destinazione per il capannone Ex Montecatini, immaginato dapprima come possibile nuovo terminal e rilanciato, quest’estate, come grande polo culturale. Di certo c’è, invece, il progetto di ristrutturazione del faro delle Pedagne, uno dei luoghi più amati dai brindisini, il cui iter per la valorizzazione partirà a breve.
Ma per Brindisi il mare non è solo il suo porto. Buona parte degli interventi in arrivo riguardano anche lo sviluppo costiero, con una generale risistemazione della viabilità delle zone Sciaia e Materdomini, la realizzazione di una ciclabile, la creazione di una nuova spiaggia comunale presso l’ex Saca, e la rigenerazione della Batteria Menga.
Insomma i progetti sotto l’albero sono diversi, non tutti ovviamente realizzabili in tempi stretti ma quasi tutti già finanziati. Cosa augurarci, dunque? Se possiamo esprimere un desiderio, anche alla luce dell’accusa principale mossa a questa Amministrazione, ovvero quella di lavorare troppo in prospettiva e meno sull’immediato, l’auspicio è proprio quello di dare maggiori risposte sulle criticità quotidiane.
Certamente si tratta di una critica un po’ paradossale ma che coglie nel segno su un aspetto: i cittadini tendono a vedere evidentemente i problemi di ogni giorno ed è su quelli che si deve fare di più. Per esempio attraverso una maggiore attenzione al decoro, alla manutenzione e alla pulizia. Luoghi come il ponte pedonale di via del Mare, molte piazze di quartiere, i tre parchi cittadini, devono essere risistemati e controllati. Si può e si deve unire al lavoro in prospettiva, quello ordinario, per rendere vivibile ogni giorno la città.
Andrea Lezzi (Agenda Brindisi – 7 gennaio 2022)

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