Autore: Calcio IN EVIDENZA Sport

Calcio: Fasano-Brindisi, il derby della vergogna e la «fine» della storia!

(a. c.) – Una domenica da dimenticare, un derby infangato dal vergognoso comportamento di una frangia della tifoseria brindisina, una serie di fatti gravissimi. E il peggio deve ancora venire! Sul campo, sinché è stato possibile giocare (ossia per 79 minuti), il Fasano aveva messo quasi in cassaforte la vittoria con le due reti di vantaggio (Ballatore al 21′ e Losavio al 50′), ma dopo la prima sospensione e quella definitiva decisa dall’arbitro di questa sciagurata gara, il calcio giocato è passato in secondo piano lasciando spazio all’inciviltà, al teppismo e alla guerriglia urbana, considerati i successivi scontri con le forze di polizia. Ma per quel che s’è visto nel corso del match, bisogna desumere che ci fosse un «piano», concepito non per ostacolare il regolare svolgimento della partita (fumogeni, oggetti in campo e ogni tipo di contestazione) ma per affossare definitivamente la società del presidente Giuseppe Roma (foto), che subirà l’onta della sconfitta a tavolino e, presumibilmente, la squalifica del proprio campo, una eventuale penalizzazione e la conseguenza peggiore, più disarmante: la fine di ogni speranza di salvezza, la conclusione anticipata di una stagione sportiva di per sé complicatissima dopo la penalizzazione di partenza. Insomma, storia finita.

E la reazione del club? Eccola, puntuale, inequivocabile: «Il Brindisi FC condanna con fermezza gli inqualificabili episodi di violenza avvenuti questo pomeriggio nel settore ospiti dello stadio «Vito Curlo» durante il derby contro il Città di Fasano. Quanto accaduto, dentro e fuori dall’impianto, è vergognoso e rappresenta un affronto a chiunque creda nel calcio come competizione leale. Gli atti di teppismo e violenza che hanno portato alla sospensione definitiva della partita con oltre dieci minuti d’anticipo sono un oltraggio non solo alla società e ai suoi tifosi, ma all’intero movimento calcistico. Il Brindisi FC prende le distanze da questi individui, che con il loro comportamento irresponsabile e incivile infangano il nome del club e della città, dimostrando di non avere alcun rispetto né per lo sport né per la comunità. Il calcio non è e non sarà mai il rifugio di chi cerca lo scontro e la distruzione. Il Brindisi FC auspica che le autorità competenti intervengano con la massima severità individuando e punendo i responsabili affinché siano definitivamente allontanati da qualsiasi contesto sportivo. Episodi di questa gravità non possono essere tollerati né minimizzati: chi usa la violenza deve pagare le conseguenze delle proprie azioni, senza attenuanti».

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