Autore: Attualità IN EVIDENZA

Celebrata oggi la «Virgo Fidelis», Patrona dell’Arma dei Carabinieri


Nella Basilica Minore del Santissimo Rosario di Francavilla Fontana è stata celebrata, nel rispetto delle norme di contenimento della diffusione dei contagi da Covid–19, la cerimonia della «Virgo Fidelis», Patrona dell’Arma dei Carabinieri. Ricordati anche l’80° Anniversario della «Battaglia di Culqualber» e la «Giornata dell’Orfano». La sobria ma sentita funzione religiosa è stata officiata dal Parroco Monsignor Alfonso Bentivoglio. Al termine della celebrazione, il Comandante Provinciale, Colonnello Vittorio Carrara, ha illustrato il significato della giornata e ha rievocato il glorioso fatto d’armi, alla presenza delle Autorità civili e militari provinciali.

Il Comandante provinciale dei Carabinieri Colonnello Vittorio Carrara

La motivazione della medaglia d’oro al Valor Militare conferita alla Bandiera dell’Arma, per il fatto d’armi . Ricorre oggi, con la Virgo Fidelis, Patrona dell’Arma, l’80° Anniversario dell’eroica difesa del caposaldo di Culqualber, da parte del 1° Battaglione Carabinieri e Zaptiè mobilitato, che il 21 novembre 1941 si sacrificò in una delle ultime cruente battaglie in terra d’Africa. Per quel fatto d’armi alla Bandiera dell’Arma fu conferita la seconda Medaglia d’Oro al Valor Militare, con la seguente motivazione: “Glorioso veterano di cruenti cimenti bellici, destinato a rinforzare un caposaldo di vitale importanza, vi diventava artefice di epica resistenza. Apprestato saldamente a difesa l’impervio settore affidatogli, per tre mesi affrontava con indomito valore la violenta aggressività di preponderanti agguerrite forze, che conteneva e rintuzzava con audaci atti controffensivi, contribuendo decisamente alla vigorosa resistenza dell’intero caposaldo, ed infine, dopo aspre giornate di alterne vicende, a segnare, per l’ultima volta in terra d’Africa, la vittoria delle nostre armi. Delineatasi la crisi, deciso al sacrificio supremo, si saldava graniticamente agli spalti difensivi e li contendeva al soverchiante avversario in sanguinosa, impari lotta corpo a corpo, nella quale Comandante e Carabinieri, fusi in un sol eroico blocco, simbolo delle virtù italiche, immolavano la vita perpetuando le gloriose tradizioni dell’Arma. Culqualber – Africa Orientale, agosto – novembre 1941”.

Quei Caduti sono andati a far parte della folta schiera di Carabinieri che, in pace ed in guerra, hanno saputo tener fede al giuramento prestato fino all’estremo sacrificio. A tutti loro, a tutti i familiari, che con coraggio e dignità ne hanno sopportato la lacerante perdita, noi vogliamo rendere Onore. Oggi si celebra anche la “Giornata dell’Orfano” ed è proprio a loro, primi destinatari del dolore per le gravi perdite di affetto, che vogliamo rivolgere il nostro più sentito pensiero.

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