Autore: Attualità IN EVIDENZA

Caso DEMA: le risultanze della video conferenza tenuta oggi

Da qualche minuto è in corso un nuovo confronto on line sulla situazione DEMA, convocato dal sottosegretario Alessandra Todde che ha aggiunto elementi nuovi al tavolo indicando un percorso che potrebbe tirare l’azienda fuori dalle sabbie mobili, anche grazie al Decreto Semplificazione che ha permesso di finanziare i contratti di sviluppo. Il gruppo, grazie a un nuovo finanziamento del fondo, predisporrà un piano di rientro del debito INPS secondo la prassi prevista e cioè in cinque anni con rate costanti. Dal canto suo, il MISE si adopererà per finanziare quei progetti che dovranno portare ad un pieno rilancio aziendale. Le organizzazioni sindacali esprimono compiacimento per l’intervento del MISE che permette di affrontare la discussione in termini propositivi, chiedendo la chiara definizione del perimetro dei lavoratori da salvaguardare e non perdendo un solo posto di lavoro. E’ stata ribadita la necessità di recuperare anche il gruppo dei lavoratori DCM.

AGGIORNAMENTO ORE 18.40 – Nelle prossime due settimane il piano industriale prenderà forma e sarà illustrato al Ministero e alle organizzazioni sindacali. Nelle risposte l’AD aziendale si pone l’obiettivo allargare il portafoglio clienti facendo sì che Leonardo non sia l’unica scialuppa di salvataggio, ribadendo che ad oggi Leonardo non ha fatto mai mancare il suo supporto.

AGGIORNAMENTO ORE 18.55 – Il piano che verrà presentato sarà molto articolato e dovrà dare solidità all’azienda nel lungo termine con investimenti ed efficientamento. In tale direzione l’azionista ha stanziato per quest’anno 6 milioni di euro. Tutti i clienti stanno dimostrando all’azienda apprezzamento per il lavoro che il management DEMA svolge giornalmente ma nel contempo esigono qualità e quantità nei tempi previsti. DEMA intende esplorare nuovi mercati con un supporto commerciale implementato. Altro orizzonte in esplorazione è quello del supporto al prodotto post vendita.

AGGIORNAMENTO ORE 19.15 – L’inclusione dei lavoratori DCM nel perimetro dei lavoratori da salvaguardare rappresenta per le organizzazioni sindacali brindisine una pregiudiziale per il prosieguo della trattativa.

ULTIMO AGGIORNAMENTO ORE 19.25 – La riunione si conclude con l’impegno di riconvocazione entro 15 giorni.

NOTA FIM-CISL NAZIONALE – Bene la soluzione per la ristrutturazione del debito Ora serve affrontare il Piano Industriale – Si è tenuto oggi l’incontro, convocato dal Ministero dello Sviluppo Economico, con l’obiettivo di aggiornare le Organizzazioni Sindacali ed i lavoratori sulle soluzioni da percorrere per evitare la chiusura dei Dema.
Nel corso dell’incontro il sottosegretario al MISE, dott.ssa Todde, ha comunicato che sarà attivato un Contratto di Sviluppo (possibile dopo il rifinanziamento di 500 mln€ previsto dal Decreto Semplificazione) sostenuto da Invitalia che consentirà, attraverso il supporto agli investimenti che saranno promossi dall’azienda, di promuovere un percorso di ristrutturazione del debito e rispondere alle richieste di tutti creditori, compreso l’INPS. La FIM CISL considera la soluzione identificata in grado di superare il tema della ristrutturazione del debito dell’azienda e ritiene positiva la soluzione identificata dal Ministero dello Sviluppo Economico. La FIM CISL ritiene altresì indispensabile avviare il confronto tra azienda, Organizzazioni sindacali e rappresentanti dei lavoratori sul Piano Industriale, nella consapevolezza che le ricadute economiche e di mercato, derivate dalla pandemia, stanno condizionando pesantemente in maniera negativa l’intero settore in tutto il mondo. La FIM CISL ribadisce che il Piano industriale che sarà presentato debba tutelare l’attuale occupazione attraverso l’utilizzo di tutti gli strumenti a disposizione ed evitare azioni traumatiche nei confronti dei lavoratori, orientando le attività di Dema verso la crescita e l’adeguamento delle competenze, la corretta focalizzazione degli investimenti, il potenziamento delle azioni commerciali, l’allargamento dei perimetri dei clienti e delle attività, per predisporre azienda e lavoratori alla fase di ripresa (che avverrà consapevolmente nel medio periodo) con la solidità necessaria per affrontare il futuro.
La FIM CISL chiede che in Piano industriale di Dema preveda il recupero anche dei lavoratori DCM pur attraverso l’inserimento, in questa fase, nel percorso degli ammortizzatori sociali perché, contrariamente, rischierebbero di essere estromessi definitivamente dal mondo del lavoro al termine della Cassa Integrazione straordinaria in corso per cessazione dell’attività. Entro dieci giorni sarà convocato dal Ministero dello Sviluppo Economico, un nuovo incontro per confermare la soluzione descritta ed avviare il confronto richiesto dalle Organizzazioni Sindacali.
Roma, 9 ottobre 2020

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