Autore: Cronaca IN EVIDENZA Politica

Indagine della Procura di Potenza, la posizione del PD provinciale

Le notizie di cronaca relative alle indagini condotte dalla procura di Potenza ci lasciano interdetti. Se nell’ambito del processo dovessero essere confermate le azioni gravissime che emergono dall’attività degli inquirenti, saremmo di fronte a vicende che per lungo tempo hanno leso inalienabili diritti di ogni cittadino a partire da quello ad una giustizia equa e tesa a rimuovere ogni ostacolo ad una convivenza democratica e nel pieno rispetto delle regole delle nostre comunità. Di fronte a fatti di questa portata, qualora dovessero essere del tutto o anche solo in parte confermati, la condanna del PD non può che essere ferma ed inappellabile. Tuttavia, dal momento che siamo stati chiamati in causa da qualche testata giornalistica locale per il nostro silenzio, teniamo a precisare che non ci risulta appartenere ai compiti di un partito politico quello di esultare alla notizia di arresti o quello di avventurarsi con comunicati satampa in giudizi perentori o definitivi quando siamo all’avvio di un processo che auspichiamo faccia presto chiarezza sulle vicende di cui leggiamo nelle cronache di questi giorni. Pertanto troviamo di una gravità inaudita il tentativo di forzare la lettura dei fatti accaduti, che qualche organo di stampa ha voluto condurre fino al punto di ledere l’onorabilità e la credibilità del gruppo dirigente del PD della provincia di Brindisi. Cogliamo l’occasione per ribadire la totale estraneità del nostro partito rispetto alle nomine negli enti pubblici di alcune delle persone coinvolte nelle indagini condotte dalla Procura di Potenza. Nessuno nel gruppo dirigente locale del PD, infatti, ha avuto un ruolo nella nomina dell’ing. Formosi nel comitato di indirizzo della Zes adriatica interregionale, circostanza che tuttavia non rientra nell’oggetto delle indagini. E se mai qualcuno abbia agito in nome e per conto del PD non lo ha fatto certo su mandato del gruppo dirigente locale del partito. Chiunque abbia notizie diverse, anziché fare illazioni circa la presunta connivenza del PD, legando strumentalmente vicende fra loro ben distinte, può fare riferimento a persone e situazioni ben circoscritte o denunciare alle autorità competenti eventuali ipotesi di reato di cui dovesse essere a conoscenza. Inoltre, è bene sottolineare che le vicende per le quali Vincenzo Francioso risulta nel registro degli indagati nulla hanno a che fare con i ruoli di direzione politica che egli ha svolto nel partito e che ogni associazione tra questa vicenda giudiziaria e il suo impegno politico è impropria e tendenziosa. Anche per questo nelle scorse ore Vincenzo Francioso, segretario del circolo PD di Latiano, si è dimesso dagli incarichi politici che gli erano stati affidati, nell’attesa che venga chiarita la sua posizione, e confidando che egli possa dimostrare l’estraneità ai fatti che, suo malgrado, gli vengono contestati. Infine, con riferimento agli incarichi conferiti dal consorzio ASI a Oreste Pepe Milizia, sottoposto a misura cautelare in seguito alle indagini della Procura di Potenza, attaccare il PD per la mancata censura di tali scelte, come ha fatto una testata giornalistica in particolare, è quanto meno singolare. E’ appena il caso di ricordare, infatti, che è in corso già da alcune settimane presso la regione un’intensa attività di approfondimento sul bilancio dell’ente in questione i cui sviluppi seguiamo con molta attenzione. Il PD, scevro da qualsivoglia pregiudizio, tanto nei confronti del cda quanto nei confronti di chi è chiamato a svolgere una funzione di controllo, non solo sostiene ogni iniziativa finalizzata a fare chiarezza in tal senso, ma ricorda a chi è impegnato a teorizzare su nostre “pericolosissime complicità” che tali iniziative sono frutto dell’attività istituzionale di rappresentanti del nostro partito in Regione. Sperando di non doverci occupare più di chi, pur di attaccare il PD, è disposto a rovistare nel torbido, riteniamo che sia doveroso revocare tutti gli incarichi pubblici di cui sono destinatari alcuni degli arrestati e degli indagati in seguito alle indagini condotte dalla procura di Potenza. Ci auguriamo, infine, che su tutte le vicende emerse in questi giorni sia fatta luce nel più breve tempo possibile.

Federazione Provinciale del Partito Democratico di Brindisi

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