Autore: IN EVIDENZA Politica

Assunzioni ARPAL Puglia: per M5S, FdI e FI «una manovra elettorale»

Monta la polemica tra le forze di opposizione nei confronti dell’Arpal Puglia, relativamente alle annunciate selezioni di personale per ricoprire ruoli strategici. Il commissario straordinario Massimo Cassano (foto) ha sottoscritto le prime due selezioni pubbliche per la ricerca di “88 specialisti in mercato e servizi per il lavoro” e “40 istruttori per il mercato del lavoro”: figure professionali a tempo determinato. Agenda Brindisi pubblica le note diffuse da M5S, Fratelli d’Italia e Forza Italia.

MOVIMENTO CINQUE STELLE – «Sono stati pubblicati oggi dall’Arpal i bandi per 128 assunzioni a tempo determinato attesi da gennaio, in perfetto ritardo e, caso strano, a ridosso della campagna elettorale. Questo nonostante le risorse ministeriali fossero arrivate da tempo, tanto che avevamo già più volte sollecitato l’Agenzia prima dell’emergenza Covid. Nelle altre regioni si è partiti già alla fine dello scorso anno con i bandi, ma in Puglia quello che manca è una visione politica e una strategia per far funzionare l’Arpal, tanto che a due anni dalla costituzione siamo ancora fermi al Commissario (che di straordinario ha ben poco) Massimo Cassano e il bando per il direttore generale è stato annunciato per tentare di convincere la minoranza a ritirare l’emendamento per la sua decadenza. Lo attendiamo con ansia”. Lo dichiarano i consiglieri regionali del M5S Puglia. «Una regione in cui il lavoro è il problema più sentito – continuano – l’Agenzia per il lavoro dovrebbe avere una seria programmazione, mentre regna la confusione generale sulla governance. Che fine faranno, ad esempio, i circa 250 formatori dipendenti di enti di formazione in distacco presso i centri per l’impiego? E che dire della tanto agognata convenzione tra Arpal e Provincia di Brindisi per la ricollocazione di una parte dei dipendenti della partecipata Santa Teresa? Promesse da parte di Emiliano mai mantenute che ha voluto privilegiare la logica della spartizione politica rispetto al merito, Un dato che lo ha contraddistinto per tutta questa legislatura, tanto che il Commissario dell’Arpal è a capo di un Movimento che lo appoggia alle prossime regionali. Riteniamo fondamentale potenziare i Centri per l’Impiego perché assolvano realmente alle loro funzioni, ma vigileremo sulle procedure e sulla destinazione delle risorse arrivate dal Ministero, così come chiederemo il rispetto degli impegni presi con le altre categorie. Nessuno può pensare di usare l’Agenzia per il Lavoro per farsi campagna elettorale».

L’aula del Consiglio regionale della Puglia

FRATELLI D’ITALIA E FORZA ITALIA – Ecco il documento diffuso dai capigruppo Ignazio Zullo di Fratelli d’Italia e Nino Marmo di Forza Italia a nome dei consiglieri regionali (Erio Congedo, Giannicola De Leonardis, Luigi Manca, Renato Perrini, Aldo Aloisi, Domenico Damascelli, Francesca Franzoso e Giandiego Gatta): «A questo serviva, ieri, salvare Massimo Cassano da una nomina illegittima, quale commissario straordinario dell’ARPAL: a fargli fare le assunzioni dal sapore elettorale. Le nostre certezze oggi, all’indomani del vergognoso salvataggio in Consiglio regionale, prendono sempre più corpo: Emiliano utilizza il LAVORO come mercimonio. Perché questo è concedere all’ex senatore Massimo Cassano, di Puglia Popolare, di gestire assunzioni per metterlo nelle condizioni migliori per fare campagna elettorale per la lista Popolari per Emiliano. Una sola parola: vergognoso! Peggio, poi, che questo venga ‘benedetto’ da un presidente di Regione che è un magistrato, seppure in aspettativa. Il fatto che proprio un uomo togato non rispetti la legge, per altro una legge regionale da lui approvata (Istituzione dell’agenzia ARPAL) rende tutto questo pericoloso anche per gli atti conseguenti che sono nulli. Assunzioni di 128 figure ‘per ricoprire ruoli strategici’ nell’ARPAL fatte da un commissario illegittimo sono valide? Noi riteniamo di NO e riteniamo che non siano opportune, perché non è possibile pensare di assumere nuovo personale e al contempo tenere in cassa integrazione gli ex-formatori, da anni impiegati nei Centri Per l’Impiego e oggi ancora chiusi per l’emergenza COVID. Siamo, per altro, l’unica Regione d’Italia che mantiene chiusi i CPI in una Regione che ha riaperto tutto tranne che le strutture deputate ad assicurare la possibilità di trovare lavoro. Per altro le suddette assunzioni, a nostro parere, devono essere fatte dal direttore generale dell’agenzia che, invece, non esiste ancora e anche il famigerato bando per la selezione non c’è ancora… scommettiamo che arriverà per dopo le elezioni regionali? In modo da lasciare Cassano fino a quando non avrà portato consensi elettorali a Emiliano? Infine, che tutto questo sia, purtroppo, vero lo dimostra che il primo ‘annuncio’ delle assunzioni non è stata fatta dall’assessore al Lavoro, Sebastiano Leo, o dall’ARPAL, da mail istituzionali, ma direttamente dalla mail personale del commissario, proprio a voler sottolineare che quelle assunzioni sono ‘cosa sua’! Per questo noi non molleremo di un solo passo la battaglia per il ripristino della legalità’ continueremo a batterci quindi per la decadenza del commissario Cassano e la dichiarazione di nullità degli atti da lui compiuti. Lo faremo politicamente, ma anche in tutte le sedi opportune».

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