A retrocessione avvenuta, i dirigenti della società Brindisi FC, dopo alcuni mesi, hanno deciso di interrompere il silenzio stampa. Prima dell’ultima gara di campionato col Francavilla in Sinni (in programma nel «Fanuzzi» alle ore 15.00), a rispondere alle domande dei giornalisti c’erano coloro che si sono alternati nel ruolo di capitano, ossia Leonardo Nunzella e Federico Scoppa. «Siamo qui per nostra scelta, in quanto ultimi capitani di stagione e abbiamo voluto prenderci le nostre responsabilità, rappresentando tutta la squadra. Poi sarà il presidente a decidere se e quando effettuare un’altra conferenza stampa con la presenza della dirigenza». Alla domanda di cosa sia mancata alla squadra per ottenere il risultato che tutti auspicavano, hanno riposto: «Non c’è stato qualcosa di particolare al quale attribuire la colpa di non aver raggiunto l’obiettivo. Possiamo commentare i tanti sacrifici fatti dalla squadra. Sicuramente qualcosa durante il percorso non è andato come da programma. Potevamo sbagliare praticamente zero, il problema è che la penalizzazione ci ha condizionato, costringendoci sempre a rincorrere, obbligandoci a vincere e questo non è stato facile».
Tra Acerra, Costa D’Amalfi ed Ischia qual è stata la gara che ha cambiato il percorso del campionato? «La partita che ci ha fatto più male è quella col Costa D’Amalfi , perché quel pareggio per noi è equivalso ad una sconfitta».
Come mai la squadra ha perso tanti punti nei minuti finali? «Non è stato facile giocare sempre con il peso della penalizzazione sulle spalle, costretti a vincere ogni partita, consapevoli che non potevamo sbagliare. E’ vero che abbiamo perso dei punti, ma è anche vero che abbiamo vinto partite con quasi tutte le squadre più forti del campionato. Si tende a ricordare i punti persi e non a valorizzare i punti conquistati con le squadre più forti».
A conclusione della conferenza stampa i giocatori hanno dichiarato: «Abbiamo sposato il progetto del Brindisi quando molti altri giocatori si sono rifiutati di accettarlo. Durante il percorso sportivo tra noi giocatori è nato un forte affiatamento e attaccamento alla maglia. Bravi anche società e mister ad affrontare la difficile situazione e a metterci nelle giuste condizioni per lavorare bene. E’ stato stimolante giocare a Brindisi, una piazza importante con un pubblico tanto caloroso. Ci è mancato solo il risultato finale. Per questo c’è maggiore rammarico».
Servizio di Sergio Pizzi
Brindisi: tra rammarico e occasioni perse, bilancio di Nunzella e Scoppa

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