Una passeggiata notturna con alcuni amici in una località marina a nord di Brindisi, nel tentativo di sfuggire all’opprimente calura della città, ci mette di fronte ad una situazione che merita qualche approfondimento, soprattutto sul piano dei controlli. Questa foto documenta, incontrovertibilmente, una situazione di assembramento in un frequentatissimo disco-pub: tutto nel rispetto delle regole anti Covid? Tutti muniti di green pass? Tutti rispettosi di spazi e distanze? Tutti con mascherina? Giudicate voi! Sono giovani o giovanissimi desiderosi di divertirsi ascoltando musica e sorseggiando un drink. Come è noto, Il nuovo decreto varato dal Governo per il Covid ha introdotto l’obbligo del Green Pass per accedere a numerose attività e luoghi a partire da venerdì 6 agosto, ma i provvedimenti adottati hanno lasciato una serie di nodi irrisolti, come ha sottolineato la stampa nazionale. Di recente il brindisino Sandro Toffi, noto DJ e organizzatore di eventi, ha inviato una nota al ministro della salute Roberto Speranza rappresentando il proprio punto di vista rispetto al blocco delle discoteche: «Premesso – scrive Toffi – che avete una visione distorta delle discoteche, visto che credete siano frequentate solo da giovanissimi, mentre l’80% di esse sono invece luogo di svago per persone che hanno dai 30 ai 50 anni, le vorrei fare una domanda: ma in una discoteca in cui si può entrare solo con green pass con doppia dose di vaccino, mi può dire, di grazia, chi dovrebbe contagiare chi? Invece di tenerle (irrazionalmente) chiuse, non potevate prevedere solo l’ingresso per vaccinati con doppia dose? Togliendo di mezzo anche la barzelletta del tampone 36 o 48 prima. Perché allo stadio con una sola dose di vaccino si può andare e in discoteca con 2 dosi no? E treni, aerei e metropolitana senza nulla di nulla …». I titolari o gestori delle discoteche aspettavano con fiducia che il Governo fissasse una data per la riapertura (in sicurezza), ma l’aumento dei contagi, specie a causa della variante Delta, ha portato all’emanazione del decreto legge del 23 luglio scorso, che stabilisce che le discoteche rimangono chiuse! In molti avevano fatto investimenti importanti in vista della riapertura e naturalmente nel rispetto dei protocolli di sicurezza. Non sono mancati i ricorsi contro la scelta del Consiglio dei ministri, con il coinvolgimento dei TAR competenti territorialmente. Intanto è scattato il meccanismo delle serate danzanti «abusive» in alcuni locali e addirittura nelle piazze e si registrano numerose violazioni delle norme con conseguenti provvedimenti di chiusura in tutto il territorio nazionale. Come deve essere considerata la situazione che abbiamo documentato con la nostra foto? E’ tutto in regola o qualcosa non quadra, visto che il contatto fisico è sin troppo evidente e nessuno indossa la mascherina?
Discoteche chiuse … ma ci sono assembramenti a suon di musica!
(Visited 183 times, 1 visits today)