Se c’è una cosa di cui proprio non si può fare a meno quando si intende usare un multimetro sono i puntali. Pur essendo un elemento separato che non fa parte del dispositivo, i puntali per tester sono talmente indispensabili che vengono venduti insieme al tester stesso. Ma chi si è già trovato ad acquistare un tester prima d’ora lo sa: spesso, i puntali che vengono dati in dotazione non sono di buona qualità, tendono a rompersi facilmente e, nella maggior parte dei casi, durano solo per qualche settimana; poi bisogna comprane un nuovo paio. Nell’articolo di oggi facciamo una distinzione tra puntali per tester economici e professionali. Quali sono le differenze che intercorrono tra i diversi modelli? Come fare per riconoscerli e, soprattutto, vale davvero la pena comprare dei puntali professionali da usare a casa? Continua a leggere per scoprirlo.
I puntali per tester – Iniziamo con un po’ di ripasso. I puntali tester non sono altro che dei dispositivi formati da una punta metallica collegata a un filo rosso o nero. Il puntale rosso rappresenta il polo positivo, mentre quello nero il polo negativo ed entrambi vanno inseriti negli appositi fori presenti nella parte anteriore del multimetro. Questi puntali sono indispensabili per il funzionamento del tester perché sono proprio loro ad essere posizionati all’interno del circuito per rilevare la tensione o la corrente e trasmetterla al dispositivo, in modo che lui possa misurarne i valori.
Le opzioni economiche – Data la forma semplice dei puntali per multimetro, non è sempre facile riuscire a distinguere quelli economici da quelli professionali. Per farlo, bisogna esaminarli con occhio attento e addentrarsi nel dettaglio. In questi casi, è importante fare attenzione ai materiali. I puntali per tester economici sono fatti con materiali a basso costo: gli attacchi e le manopole poste sotto le punte metalliche sono spesso in plastica, mentre il filo è in PVC. Puntali del genere possono essere tenuti come un paio di scorta, oppure usati per saltuari interventi domestici per assicurarsi del corretto funzionamento delle prese e controllare che ci sia la corrente elettrica. Purtroppo, la plastica non è molto resistente né agli urti, né agli sforzi, si rompe facilmente e, addirittura, si fonde quando entra in contatto con fonti di calore. Il PVC potrebbe sembrare più resistente, ma in realtà tende a indurirsi con il tempo e le basse temperature, irrigidendo così i cavi dei puntali e creando tagli da cui fuoriescono i fili.
Puntali per tester professionali – Sebbene simili, i puntali per tester professionali sono prodotti con materiali di prima qualità le cui caratteristiche gli permettono di essere usati anche in ambiti industriali e nei cantieri. Solitamente, i cavi di questi puntali sono rivestiti in silicone che, grazie alle sue proprietà, è molto più flessibile e resistente del PVC, non si taglia anche quando avvolto su se stesso e non teme né il caldo né il freddo. Inoltre, gli attacchi e le manopole dei puntali per multimetro di buona qualità sono ergonomici, rivestiti in gomma e presentano un design particolare che li rende più facili e comodi da maneggiare. Nella maggior parte dei casi, le punte metalliche di questi puntali hanno dei tappi removibili che fungono da protezione sia per il dispositivo, sia per l’utente che non rischia di pungersi. Infine, i puntali per tester professionali possono avere forme diverse a seconda del compito che si deve svolgere. Ad esempio, i puntali a morsetto e a coccodrillo permettono all’utente di fissare il puntale all’interno del circuito e avere le mani libere per svolgere altri compiti, mentre quelli a gancio possono essere appesi.
Puntali per tester: la differenza tra opzioni economiche e professionali
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