Una scossa tellurica, una «gelata» politico-amministrativa, la reale voglia di ripartire con idee e risorse umane diverse, la necessità di rivedere intese e accordi nell’ambito della maggioranza: qualunque sia la ragione di questa drastica decisione, la notizia è che il sindaco di Brindisi Riccardo Rossi ha azzerato il proprio esecutivo. Ecco le sue argomentazioni: «Giunto a metà del mio mandato di sindaco, ritengo sia opportuna ed utile una riflessione su quanto è stato realizzato delle linee programmatiche condivise dalla maggioranza e su quanto si vuole ancora fare insieme. In questi due anni e mezzo abbiamo, tutti insieme, affrontato molti problemi, alcuni particolarmente spinosi, sempre orientati al risolvere questioni annose senza delegare responsabilità, senza tirarci indietro, senza rinunciare a prendere decisioni difficili. Ritengo doveroso, sulla base del percorso che ancora ci attende, rafforzare con tutte le forze di maggioranza gli obiettivi programmatici della seconda parte del mandato. Oggi ho avocato a me le deleghe per materia agli assessori. La giunta – conclude il primo cittadino di Brindisi – rimane in carico come organo collegiale per le questioni urgenti. A tutti i componenti della mia giunta comunale riconosco dedizione ed impegno; li ringrazio per non essersi sottratti alle responsabilità, alle critiche, al lavoro. Nei prossimi giorni, comunicherò e condividerò con la città quale sarà la squadra che mi accompagnerà alla guida dell’ente».
IL COMMENTO DEI COORDINAMENTO DI FORZA ITALIA E DEI CONSIGLIERI COMUNALI
Ci avrà pensato a lungo, misurando ogni parola, il sindaco Rossi prima di emettere la nota-stampa con cui ufficializza il ritiro delle deleghe ai suoi assessori. Ha tentato di spacciare il fallimento della sua prima metà del mandato con la necessità di ridare vigore all’azione politica. In realtà, Rossi oggi può contare sulla pattuglia dei suoi fedelissimi di Brindisi Bene Comune, mentre il Partito Democratico è a pezzi per la battaglia interna riguardante proprio la nomina dei nuovi assessori. Una bagarre da cui pare non sia escluso neanche il segretario cittadino che gradirebbe un ingresso diretto in Giunta. La città cade a pezzi e sta finendo in un baratro mentre questa pseudo-maggioranza è immobile su tutto, a discapito delle decine di migliaia di brindisini che aspettano risposte praticamente su tutto. Ecco perché il primo cittadino dovrebbe trovare il coraggio di farsi finalmente da parte, lasciando agli elettori la scelta di chi dovrà governare la città nel periodo più buio della sua storia recente, anche per effetto dei danni provocati in questi due anni e mezzo.
Il coordinamento cittadino di Forza Italia
Avv. Roberto Cavalera – capogruppo consiliare
Dott. Gianluca Quarta – consigliere comunale