Autore: Basket IN EVIDENZA Sport

Reynolds, Banks e Chappel tra i ritorni del decennio NBB in serie A

Con la firma di Jeremy Chappell (contratto sino al 30 giugno 2023), sono complessivamente cinque i giocatori stranieri (tutti Usa) che in questo decennio NBB in serie A sono tornati a vestire i colori biancazzurri. Ha fatto certamente notizia il ritorno di Chappell, che dopo il biennio con Venezia pochi pensavano potesse rifare le valigie per la Puglia. Chappell viene da due solide stagioni agli ordini di coach De Raffaele si è dimostrato il giocatore di grande esperienza e affidabilità che abbiamo apprezzato a Brindisi. Come tutti ricorderanno, Mr. playoff ha fatto parte della prima squadra allestita dal duo Giofré-Vitucci, nel 2018/2019, quando Brindisi giocò la storica finale di Coppa Italia a Firenze e si classificò per i playoff (sconfitta 3-0 nei quarti dalla Dinamo Sassari, poi finalista contro la Reyer). Prima di lui altri quattro giocatori avevano fatto ritorno a Brindisi e fra questi spicca naturalmente Adrian Banks che arrivò nel 2015/16 per fare coppia con l’eclettico Scottie Reynolds; dopo l’importante parentesi israeliana, fece ritorno nel 2018 per guidare l’Happy Casa, con i gradi di capitano, fino al 2020, condividendo quindi con Chappell la sconfitta in «F8» ad opera della Vanoli Cremona di coach Sacchetti. Gli altri giocatori che hanno vestito con un intervallo temporale la maglia biancoazzurra sono Scottie Reynolds, Cedric Simmons e Nic Moore. Reynolds era nel roster della New Basket 2012/2013 (salvezza raggiunta in serie A) e fece ritorno due anni dopo sempre agli ordini di coach Piero Bucchi nel 2015/16. Cedric Simmons (naturalizzato bulgaro) fu particolarmente sfortunato: dopo le 31 partite (300 punti) disputate nella stagione 2012-2013, il pivot tornò a Brindisi per il campionato 2014-2015 ma giocò soltanto quattro gare infortunandosi gravemente in occasione della rocambolesca sconfitta interna con Varese. Infine, Nic Moore arrivò a Brindisi nella stagione 2016-2017 (23 partite con 291 punti) e dopo la fugace esperienza francese col Nanterre fu richiamato durante la stagione 2017-2018 scendendo in campo 20 volte (260 punti): la squadra si salvò con coach Frank Vitucci in panchina dopo il fallimentare inizio con Sandro Dell’Agnello. Per tornare a Chappel, il contratto biennale è sintomo di quanto il giocatore si sia sentito a proprio agio nel sistema di coach Vitucci e nella città, spinto dai tifosi che non l’hanno mai dimenticato durante questi due anni in laguna. Il nativo di Cincinnati porterà nel roster la solita ottima difesa e anche quel pizzico di pericolosità offensiva che, dopo la sua partenza, coach Vitucci non è mai più riuscito a trovare nei suoi «numeri-tre». Né Kelvin Martin, né James Bell hanno saputo infatti caricarsi l’attacco sulle spalle come, a volte, ha fatto l’ex Northwest High School: quasi 13 punti a partita nelle 33 partite di campionato giocate in maglia Happy Casa, oltre il 47% dal campo e 37% da tre punti con anche quasi 3 assist a partita. Jeremy è una garanzia di competitività ad alto livello per la NBB del prossimo anno, dopo aver salutato due giocatori di grande importanza, il ritorno figlio dell’Ohio è una ottima notizia per i tifosi.

Servizio di Paolo Mucedero

Nelle foto di Maurizio De Virgiliis da sinistra: Reynolds, Banks e Chappel

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