Autore: Diario IN EVIDENZA

La scomparsa di Francesca Mauro, l’omaggio di Agenda Brindisi

Profondo cordoglio per la prematura scomparsa di Francesca Mauro, avvenuta per un improvviso e fatale malore martedì 29 marzo. Francesca, che aveva 65 anni (era nata l’8 marzo 1957) era molto conosciuta e stimata e lascia un vuoto incolmabile. Agenda Brindisi la ricorda con questa bella foto e con una nota scritta da Davide Gigliola (amico di famiglia) e letta in chiesa durante il rito funebre da Francesca Fonseca, amica del figlio Flavio. Dal direttore Antonio Celeste le più sentite condoglianze al marito Mino Ottaviano ed a tutti i familiari.
Non poteva tutto il bene dimostrato in queste ore svanire nel silenzio e nelle lacrime. La notizia che nessuno si aspettava, della morte di Francesca ha scosso tutti perché è stata una donna che si è fatta sempre volere bene e ha voluto bene. Il rischio di usare parole di circostanze lascia spazio alla verità dei fatti. Francesca ha amato la sua famiglia in maniera totale. Con il marito Mino vivendo una sintonia di intenti e di amorevole complicità di rara bellezza. I figli Alessandra e Flavio sono stati il dono più adorato della sua vita e per i quali ogni battito è stato donato per la loro realizzazione e felicità. Con tutta la grande famiglia ha vissuto da sempre la bellezza della comunione anche quando le incomprensioni umane volevano inquinare il bene, si è impegnata cristianamente a ricucire e perdonare e a chiedere perdono. La sua caparbia e fiera voglia di fraternità l’ha donata alle sue amiche diventano la «capo comitiva» del gruppo.
Generosa, disponibile, forte. Innamorata della bellezza della vita. Le sofferenze della vita l’avevano resa capace di apprezzarne ogni momento. Il Signore che tiene fede alle nostre richieste l’ha accontenta nel farla tornare a Lui senza dolore. È bello credere che si sia ricongiunta con le adorate sorelle che l’hanno preceduta nel Regno della Vita dove non c’è dolore, ma solo pace. Ha concluso il suo pellegrinaggio pacificata. A tutti resti il ricordo della sua affabilità senza orpelli.
Se grande è il mistero della morte molto ma molto più grande è quello dell’amore che Francesca si è tenacemente impegnata a vivere. Basta chiudere ora per un momento gli occhi e ricordare i momenti belli vissuti insieme … avrebbe voluto così: strapparci un sorriso sincero e se non ci dovessimo riuscire aspettiamoci di sentire un «vai a quel paese» come solo lei sapeva dire … Se faremo così, oltre la preghiera, la vivremo ancora come moglie, mamma, zia, amica … che vive in ciascuno di noi. Per sempre.

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