Autore: Attualità IN EVIDENZA

La situazione della chimica in Italia, l’opinione di Pagliara (Cisal)

“Esprimiamo forte preoccupazione riguardo il futuro della chimica in Italia, ritenendo le argomentazioni del Gruppo Eni al momento non rispondenti alle aspettative sociali ed economiche delle migliaia di lavoratori coinvolti». Lo ha detto il responsabile della categoria dei chimici CISAL Massimo Pagliara al tavolo nazionale Istituito al MISE (ministero dello sviluppo economico) sulla vertenza  veneziana, in cui è stato prospettato dai vertici aziendali il progetto di trasformazione del sito, in cui è prevista la chiusura del Cracking in quanto non più rispondente alle esigenze strategiche  aziendali. Allo stesso modo il management di Eni  Versalis, rappresentato dal suo Amministratore Delegato Ing, Alfani e dal suo HR Davide  Calabrò, ha previsto la salvaguardia del sistema logistico del sito veneto, che di fatto grazie allo sviluppo di tecnologie per la produzione di nuove plastiche da riciclo di polietilene, ovvero una chimica indirizzata alla specialità, alla circolarità, traguardando il rispetto dei target di DECARBONIZZAZIONE previsti e l’ introduzione di componenti bio,  e la costruzione di un nuovo impianto di  Idrogeno, con un centro di competenze con edificio nuovo e dedicato, non metterà a rischio il sito  di Mantova ed i siti  Emiliani di Ravenna e Ferrara, come non metterà a rischio IL SITO  BRINDISINO  considerato oggi il fiore all’occhiello nel panorama europeo.

Apprezzando con prudente e cauto ottimismo i notevoli sforzi profusi da Eni-Versalis che solo  in questi ultimi mesi, tra Mantova  e Brindisi ha investito oltre 150 milioni di euro su sicurezza, ambiente e innovazione tecnologica, restiamo convintamente partecipi al Tavolo sulla Chimica, occasione indispensabile alla tutela dell’intero settore Auspichiamo come già sottolineato nei mesi scorsi dal segretario generale della Confederazione CISAL Francesco Cavallaro  «Un’acquisizione di responsabilità del Governo rappresentato al Tavolo dal vice Ministro Sen. Gilberto Pichetto, e della politica tutta, affinché si scongiuri il lento e doloroso abbandono di un settore strategico della chimica di base e della chimica italiana, che in questi anni di pandemia si è resa ulteriormente protagonista nel fornire continuo supporto alle tante richieste di materie prime per la produzione di tantissimi prodotti indispensabili per la vita quotidiana e in particolare del settore sanitario, come materiale per imballo medicale, sacche medicali, tubi medicali e altro ancora.

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