Il sindacato Cobas ha dichiarato per mercoledì 2 settembre lo sciopoero dei lavoratori di Sanitaservice della provincia di Brindisi. Alle ore 9,00 i lavoratori di Sanitaserviservice si incateneranno davanti alla Presidenza della Regione Puglia, sul lungomare Nazario Sauro di Bari, per protestare contro la sentenza del Consiglio di Stato secomdo la quale «le pulizie devono uscire da Sanitaservice, dopo che sono state internalizzati da anni. I lavoratori – sostiene il Cobas – hanno avuto dalla Regione nelle ultime settimane risposte negative ma continueranno ad insistere con Emiliano affinché accolga le proposte fatte dal Cobas, che sono estremamente realizzabili. Il sindacato Cobas ha fatto la proposta, rivolta a superare la sentenza, di riunificare i servizi di pulizia e ausiliarato, cosa assolutamente possibile. Così la sentenza del tribunale non troverebbe più motivo d’essere applicata, un escamotage che eviterebbe la uscita del settore delle pulizie da Sanitaservice. In più sarebbe una clamorosa sconfitta per la battaglia giudiziaria intrapresa dalla ditta Markas e dalle lobby delle cooperative decise a far saltare non solo le pulizie di Brindisi ma tutta la Sanitaservice regionale. Nel corso delle riunioni alla Regione Puglia abbiamo avuto l’approvazione di tutti e speravamo in una soluzione positiva della vertenza. Alla fine però la paura di risvolti penali per il Direttore Generale della Asl, Giuseppe Pasqualone, ha prevalso ed abbiamo ricevuto dalla Regione nei giorni scorsi una risposta negativa alle nostre fattibili proposte- Ma abbiamo deciso di insistere – afferma per il Cobas Bobo Aprile – ed è per questo che ci rivolgiamo direttamente ad Emiliano, consapevoli delle difficoltà ma forti dei nostri ragionamenti a sostegno dei lavoratori. Per noi che siamo stati i protagonisti della internalizzazione dei lavoratori delle pulizie è obbligo morale lottare fino alla fine. Inseguiremo Emiliano dappertutto per fargli cambiare idea, le pulizie non devono uscire da Sanitaservice»
Sanitaservice, mercoledì sciopero e protesta davanti alla Regione
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