Circa due anni fa in questa rubrica sottolineammo l’evidente disparità nella scelta delle tappe del Giro d’Italia. Quest’ultimo, a dispetto del nome, vedeva concentrati gli appuntamenti prevalentemente nel Nord del Paese. Le cose, per fortuna, sono poi cambiate, e non solo il Mezzogiorno tornerà ad ospitare la gloriosa corsa ciclistica ma anche Brindisi accoglierà, finalmente, una tappa del Giro. Succederà il prossimo nove ottobre, in una inedita edizione autunnale per la corsa, che causa emergenza Covid è slittata di alcuni mesi.
Si tratterà certamente di una grande festa per la nostra città, un evento di rilievo nazionale che – se sfruttato a dovere dal punto di vista del marketing territoriale – potrà portare solo grandi benefici alla comunità.
A voler dare un significato simbolico all’evento, poi, lo si potrebbe vedere come l’inizio di una nuova fase per Brindisi, che ha tutte le carte in regola per diventare una città delle biciclette.
È cresciuta, difatti, in questi anni, una maggiore attenzione per il tema, non solo quello meramente ambientale, ma anche per alcuni piccoli grandi aspetti che rendono moderna una città: zone a traffico limitato, piste ciclabili, attenzione all’arredo urbano e così via.
La tappa del Giro, dunque, giunge nel momento più adatto, in concomitanza con diversi altri fattori che spingono nella stessa direzione: quella di una città più a misura d’uomo, più sostenibile e vivibile. E perché no, più matura e cosciente delle proprie potenzialità.
Cosa abbiamo in meno, verrebbe da chiedersi, delle città del centro-nord dove, nonostante il clima sciagurato, ci si sposta quasi unicamente in bicicletta? Il nostro capoluogo, relativamente pianeggiante e dal clima mite, ha un centro e un lungomare perfetti per muoversi sulle due ruote. Anche molti viali periferici, nondimeno, sono adatti al passaggio delle biciclette, tant’è che la stessa tappa del Giro passerà lungo via Appia, viale Commenda, viale Aldo Moro. Vanno in questa direzione, dunque anche le scelte dell’Amministrazione. Le due ciclabili pensate per ridare finalmente un nuovo assetto alla città potrebbero rappresentare la svolta decisiva per cambiare passo.
Il primo progetto ha già ottenuto il finanziamento di 800 mila euro da parte della Regione Puglia e collegherà i diversi punti strategici della zona nord della città, attraverso 19 chilometri di pista stradale. Vi è poi un secondo progetto che – se approvato – permetterà di creare nuovi tratti di mobilità ciclabile leggera all’intero della città.
I brindisini, intanto, sembrano riscoprire il piacere di pedalare lungo le strade della città. Non solo durante la fase di riapertura si è assistito a un enorme incremento di ciclisti per le strade, ma gli stessi negozi di biciclette sono stati presi praticamente d’assalto. Ad aiutare, senza dubbio, anche l’iniziativa del Governo, che ha promosso una importante – senza precedenti per le risorse impiegate – azione per l’acquisto di biciclette e monopattini attraverso un apposito bonus.
Insomma il combinato disposto tra i nuovi incentivi statali, la crescente sensibilità dei cittadini, l’arrivo del Giro e le nuove ciclabili, può far ben sperare. Di certo c’è ancora tanta strada da fare. Tra i primi segnali importanti che l’Amministrazione potrebbe dare c’è quello di riattivare il servizio di bike sharing in città, partito qualche anno fa e poi svanito nel nulla.
Andrea Lezzi
Aspettando il «Giro d’Italia», Brindisi una città da pedalare
(Visited 91 times, 1 visits today)