Autore: Cultura IN EVIDENZA

Digital Learning Community: un progetto HDL e Liceo «Palumbo»

L’ampliamento del tempo scuola ordinario comporta la necessità di attivare ambienti aggiuntivi all’edificio scolastico, per rimodulare spazi e tempi dedicati alla didattica nel rispetto delle misure precauzionali di contenimento previste dall’emergenza sanitaria da Covid-19. In relazione a questi provvedimenti governativi, la dirigente scolastica del Liceo delle Scienze Umane e Liceo Linguistico “Ettore Palumbo”, prof.ssa Maria Oliva, ha chiesto e ottenuto dal Comune di Brindisi l’avvio di un partenariato rispondente alle richieste dell’Avviso emanato dal Ministero dell’Istruzione, che “contempla l’ampliamento del tempo scuola ordinario attraverso l’individuazione di collaborazioni esterne con il terzo settore e gli Enti Locali”. In seguito ad analisi e valutazioni condotte sulla base delle necessità formative, la Biblioteca Comunale di comunità, History Digital Library, presso la Casa del Turista (foto di copertina) sul lungomare regina Margherita, risponde a tutti i requisiti richiesti dall’avviso in merito al rispetto dei criteri di distanziamento previsti dalla normativa. La sala biblioteca e conferenze, con una superficie di circa 110mq, consente il distanziamento richiesto, anche in caso di classi con più di trenta alunni; dispone già di poltroncine con piani poggia-libri e schermi giganti utilizzabili come lavagna digitale. Pensando ad una forma di didattica mista, in presenza e, marginalmente, a distanza, al fine di contenere le presenze in contemporanea degli studenti a scuola, il Liceo “Palumbo” propone questo progetto per l’utilizzo di spazi aggiuntivi, opportunamente attrezzati, per ospitare, a turno, classi o gruppi di livello, per realizzare attività di arricchimento dell’offerta formativa e anche di PCTO (alternanza scuola-lavoro). L’intenzione della scuola, nel richiedere la collaborazione del Comune di Brindisi e dei gestori della History Digital Library, è quella di sfruttare al massimo le opportunità offerte dalla struttura. Dotata di pc di ultima generazione, schermi touch-screen, programmi di grafica, digitalizzazione e impaginazione, la struttura si presta all’organizzazione di laboratori didattici, che, grazie all’ampiezza dei locali, possono essere tranquillamente effettuati in presenza. Sarà possibile organizzare corsi di approfondimento informatico per docenti e discenti, laboratori di fotografia, grafica, videomaker, robotica, digitalizzazione e impaginazione e, grazie al patrimonio storico librario cartaceo e digitale, approfondimenti storici e corsi a tema. Le tecnologie rese disponibili saranno al servizio di un percorso conoscitivo in grado di sviluppare molteplici forme divulgative, esperienze immersive, storytelling, formazione professionale ed edutaiment. “Intendiamo considerare la History Digital Library – afferma la dirigente Oliva – una classe innovativa del Liceo “Palumbo”, attrezzata per accogliere in presenza docenti e classi, o gruppi di livello, a turno, per realizzare prodotti digitali in cui raccontare il territorio”. La proposta progettuale tende, soprattutto, a rimotivare gli studenti, individuando nella didattica laboratoriale una strategia volta alla promozione della motivazione allo studio nella situazione di emergenza che stiamo vivendo, facendo riscoprire loro la bellezza della storia attraverso la didattica esperienziale.

La prof.ssa Maria Oliva e il Liceo «Ettore Palumbo» di Brindisi

“Per quanto la scuola abbia validamente cercato di sopperire al disagio causato dall’improvvisa interruzione della didattica in presenza, il confinamento sociale – aggiunge Maria Oliva – ha sicuramente alterato i programmi scolastici, determinando un rallentamento o una incompletezza dell’apprendimento dei discenti, che sarà necessario recuperare. Bisogna tener conto anche delle difficoltà psicologiche che il periodo ha comportato, con il repentino cambiamento negli stili di vita degli studenti, che improvvisamente hanno dovuto abbandonare le abitudini di studio e ridurre alla sola dimensione virtuale la socialità e la condivisione che sono di solito aspetti molto pregnanti dell’esperienza scolastica”. L’innovativa biblioteca di comunità sarà, dunque, capace di trasformarsi in un luogo per l’apprendimento emotivo, oltre che cognitivo, e si presta a diventare il luogo ideale per soddisfare la curiosità dei ragazzi e intraprendere con loro nuovi percorsi di conoscenza. In uno spazio fortemente creativo, ricco di contaminazioni e stimoli, si potrà potenziare l’inclusione scolastica e il diritto allo studio degli alunni, anche di quelli con bisogni educativi speciali, e valorizzare la scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di sviluppare e aumentare l’interazione con le famiglie.

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