Autore: Cronaca IN EVIDENZA

Omicidio Cairo-Spada: fermati due fratelli, mandante ed esecutore

Nel pomeriggio del 17 marzo, gli uomini della Polizia di Stato hanno dato esecuzione ad un’Ordinanza di Applicazione di Misura Cautelare Personale emessa dal G.I.P. di Lecce dott. Marcello Rizzo a carico dei fratelli M. C. (classe 1965) e M. E. (classe 1966). La contestazione a loro carico si riferisce agli omicidi degli imprenditori brindisini Salvatore Cairo (avvenuto il 6 maggio 200) e Sergio Spada (avvenuto il 19 novembre 2001), in relazione ai quali il G.I.P. ha valutato le complessive ed articolate risultanze investigative, con riferimento sia a quelle riconducibili al momento della commissione degli eventi delittuosi che a quelle di ben più recente acquisizione, in maniera sovrapponibile a quanto già vagliato dal P.M. della Direzione Distrettuale Antimafia leccese dott. Milto Stefano De Nozza, il quale ha già emesso il Fermo a carico dei suindicati fratelli – M. C. nella sua qualità di mandante ed M. E. in quella di esecutore materiale – che questa Squadra Mobile eseguiva nella prima mattinata del 03.03.2022, catturando ed associando gli stessi presso la Casa Circondariale di Brindisi ponendoli a disposizione della procedente Autorità Giudiziaria. Con quest’ultimo provvedimento, oltre ad evidenziare l’efferatezza degli omicidi, il Giudice rimarca anche gli aspetti della premeditazione per entrambi i delitti ed il movente che li  determinava. L’emissione del Fermo da parte del P.M., la sua conseguente convalida da parte dell’Autorità Giudiziaria brindisina ove sono stati eseguiti e l’emanazione del predetto Provvedimento da parte di un terzo Giudice presuppongono l’esistenza di un quadro probatorio idoneo a sostenere significativamente accuse di tale portata per le quali, quanto meno per gli aspetti edittali, è previsto il “fine pena mai”.

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