Autore: Attualità IN EVIDENZA

Ordinanza di Michele Emiliano, riaprono le scuole del primo ciclo

Nel giorno dell’entrata in vigore del nuovo CPDM, cambia lo scenario Covid-19 per le scuole pugliesi perchè oggi il governatore Michele Emiliano ha firmato una nuova ordinanza (numero 413): dopo la pronuncia del Tar di Bari, il presidente della Regione si adegua allo stesso DPCM che prevede la didattica in presenza per le scuole del primo ciclo, ossia la primaria e la media. Di conseguenza, da domani – sabato 7 novembre – e sino a tutto il 3 dicembre 2020 le scuole riapriranno per le attività in presenza. Contestualmente, la nuova ordinanza prevede per le famiglie la possibilità di chiedere la didattica a distanza per chi la richiedesse. Si tratta di una misura di contenimento del rischio epidemiologico.

IL COMMENTO DI EMILIANO: «Nessuno potrà essere obbligato ad andare a scuola in presenza e le eventuali assenze saranno giustificate. Tutti avranno diritto a richiedere la didattica a distanza per tutelare la propria salute. Le scuole dovranno dotarsi immediatamente della possibilità di fare didattica a distanza. Finalmente la verità da parte dei giudici – prosegue – sulle gravi difficoltà a tutelare la salute dei bambini pugliesi attraverso un efficiente sistema di didattica a distanza. I giudici del Tar di Bari preso atto della ‘inadeguatezza del sistema scolastico pugliese ad attivare subito la dad’, sono costretti a mandare a scuola i nostri bambini più piccoli in presenza. Mentre al contrario per i ragazzi delle superiori lo stesso governo ha ammesso l’insicurezza della didattica in presenza, tanto da vietarla. Una drammatica contraddizione che ha messo in contrapposizione due sezioni dello stesso Tar Puglia visto che la sezione di Bari ha sospeso la mia ordinanza e quella di Lecce ne ha confermato la legittimità. Un pasticcio perchè non si è investito abbastanza sulla didattica a distanza che durante una pandemia avrebbe dovuto essere messa a punto già da tempo. E ció indipendentemente dalla evidente preferenza da assegnare alla didattica in presenza. Infatti nessuno sostiene che la Dad sia paragonabile alla didattica in presenza, ci mancherebbe, ma solo con una buona Dad in caso di necessità si può realizzare un buon equilibrio tra salute e istruzione. Adesso invece è così scarsa da costringere i giudici a mandare i bambini a scuola in presenza per non pregiudicare il loro diritto allo studio. Per tale motivo ho disposto, con ordinanza, che le scuole pugliesi si attrezzino immediatamente per effettuare la Dad per motivi di salute pubblica e consentano a tutte le famiglie che la richiedano di ottenerla. Chi non può ottenerla per carenze organizzative della scuola, non puó essere obbligato ad andare a scuola in presenza. Voglio ringraziare tutto il personale docente e non docente della scuola pugliese che si sta impegnando allo spasimo ed a rischio della propria salute per assicurare il diritto allo studio dei nostri studenti di ogni ordine e grado. Nulla contro di loro, ma solo il tentativo, con i poteri minimi di cui dispongo, di tutelare la salute di tutti e soprattutto dei più piccoli».

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