“Capo di tutti i saggi” è una ricorrente espressione alla quale ricorre il Talmud Bavlì (Babilonese), in riferimento al grande Maestro dell’ebraismo Rabbi Akiva. Nella stessa monumentale opera, Rabbi Akiva è citato ben 1341 volte, mentre nell’edizione detta Talmud Yerushalmi (gerosolomitano) compare in centinaia di citazioni. Vissuto a cavallo tra il I ed il II secolo dell’era volgare (all’incirca tra l’anno 50 e l’anno 135 e. v.), diretto a Roma, approdò a Brindisi percorse le antiche strade della nostra città.
“Sulle orme di Rabbi Akiva” è il programma di incontri e di visite che il Centro Ebraico di Cultura “Torah veZiòn” di Brindisi offre da anni ai turisti ed ai visitatori ebrei provenienti da tutto il mondo. In tale contesto di offerta culturale, il 23 maggio scorso, un gruppo di studiosi proveniente da Israele attraverso l’Associazione culturale “Kumi Orì” (trad. “Alzati e risplendi”, dal versetto del profeta Isaia 60, 1), nel corso del loro itinerario alla scoperta dell’ebraismo pugliese, hanno fatto sosta a Brindisi, guidati dal rabbino Ph.D Tomer Corinaldi.
Accolti dall’avv. Pagliara, Coordinatore del Centro Ebraico di Cultura, grazie alla sensibile e proverbiale ospitalità dell’arch. Emilia Mannozzi, Direttrice del Museo “F. Ribezzo” di Brindisi ed al solerte, premuroso e gentilissimo personale della struttura museale, gli ospiti israeliani hanno potuto ammirare le epigrafi ebraiche conservate a Brindisi, rinvenute in Zona Tor Pisana all’epoca della posa dei binari della ferrovia, alla fine degli anni ’70 del XIX secolo.
L’Associazione Kumi Orì era già stata in passato ospitata dal Centro Ebraico e l’ultima volta, prima dello scoppio della pandemia di cov-sars 2, era stata in Brindisi nel novembre 2019.
Gli studiosi israeliani si sono detti entusiasti dell’esperienza brindisina e il rabbino Corinaldi ha annunciato che la collaborazione con il Centro Ebraico di Brindisi, riprenderà con maggior vigore già a partire dalle prossime settimane.
